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Sangue infetto: la Cassazione apre la strada al risarcimento! Sentenza Sezioni Unite Civili n. 12016/2023: un passo avanti fondamentale

Con grande soddisfazione, accogliamo la sentenza n. 12016 del 2023 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, che rappresenta una svolta importante per le vittime di sangue infetto.

Cosa significa questa sentenza?

La Corte ha finalmente chiarito alcuni aspetti controversi in materia di risarcimento danni da trasfusione di sangue infetto, stabilendo principi che facilitano l’accesso alla giustizia per le persone che hanno subito questo grave danno.

In particolare, la sentenza ha stabilito che:

Il verbale della Commissione medica non ha valore di prova inconfutabile, ma fornisce solo indizi che il giudice può liberamente valutare.
Il riconoscimento del diritto all’indennizzo ex lege n. 210 del 1992 costituisce una prova presuntiva del nesso causale tra trasfusione e patologia.
Il Ministero della Salute, per contestare questa presunzione, deve fornire prove concrete e specifiche.
Il giudicato esterno che accerta il diritto alla prestazione assistenziale ex lege n. 210 del 1992 fa stato anche sul nesso causale.
Cosa significa questo per te?

Se hai subito un danno da trasfusione di sangue infetto, questa sentenza rappresenta una nuova speranza. Ora hai maggiori possibilità di ottenere il risarcimento che ti spetta.

Sangue infetto: la Cassazione apre la strada al risarcimento! RisarciTop, in caso di danno, è sempre al tuo fianco

Lo Studio Legale RisarciTop è da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle vittime.

I nostri avvocati esperti ti aiuteranno a:

Valutare la tua richiesta di risarcimento
Ricostruire la tua vicenda e raccogliere le prove
Avviare l’azione legale contro il Ministero della Salute o l’ente responsabile
Non esitare a contattarci per una consulenza personalizzata!